mercoledì 25 maggio 2011

Pastacci e Fava: duello su giunta e programmi

Articolo tratto dalla Gazzetta di Mantova del 24 maggio 2011

MANTOVA. Frizzante, interessante, a tratti puntuto. Tutto sommato all'insegna del fair-play. Così è stato il faccia a faccia in Gazzetta tra i due sfidanti per la presidenza della Provincia, Gianni Fava e Alessandro Pastacci.

Due persone diverse. Più aggressivo il primo, calmo il secondo. Entrambi efficaci. A scaldare il clima subito l'argomentoautostrade.


Fava è per il Tibre che dovrà intercettare a Bozzolo tutto ciò che rimane della Mantova-Cremona: «Prolungarla è inutile e dannoso. I problemi di viabilità di Mantova non si risolvono con le opere compensative previste dalla Mantova Cremona». Tra quelle c'è il sottopasso di Porta Cerese: «Il problema si risolve spostando la linea ferroviaria» dice Fava. Pastacci replica che «rimettere in gioco tutto della Mantova-Cremona diventerebbe complesso. Facciamo un tavolo con tutti, Province, Autocisa, Comuni, per non perdere l'opportunità di completare opere importanti come l'asse sud e il sottopasso di porta Cerese. Senza dimenticare che la Regione si è presa un impegno preciso mettendo a gara l'autostrada. Quanto al Tibre, ormai è avviato». Le prime scintille. Fava: «Non riesco a capire». Pastacci: «Fortunatamente ci sono gli elettori che capiscono».

Anche sul futuro del porto di Valdaro i due candidati si dividono. Fava attacca i dieci anni di giunta Fontanili: «Valdaro rappresenta il fallimento della Provincia. Va ripensato collegandolo alla bacinizzazione del Po, senza la quale le navi non arriveranno mai al porto. L'unica Provincia dell'asta del Po ad aver detto no alla bacinizzazione è stata Mantova». Pastacci, invece, crede in Valdaro perché può «caratterizzare lo sviluppo dell'intermodalità di un'area a cui guarda anche Verona». Quanto alla bacinizzazione, «il problema è l'impatto che l'opera avrebbe sul territorio dei tanti comuni rivieraschi. Per questo è stato chiesto uno studio completo e chiaro sulle conseguenze che avrebbe all'esterno dell'alveo dove si trovano tanti insediamenti». «Ma Fontanili ha detto di no subito, senza aspettare lo studio» insiste Fava; «Prenditela con lui» replica Pastacci.

Fanno gola quei voti che al primo turno sono andati all'ambientalista Costani. Cosa fare per averli? Fava: «Alla Costani ho offerto un assessorato ma lei ha rifiutato. Gli elettori conoscono la mia battaglia ambientalista». Pastacci: «Abbiamo molti elementi di convergenza e partiamo da un elemento comune, il decalogo ambientalista».

Si parla dell'eventuale futura giunta. Argomento scivoloso. Si parte soft e si arriva hard. Pastacci è cauto: «Ne discuteremo nel momento in cui saremo certi di andare ad amministrare la Provincia. Ci saranno persone competenti e di esperienza». Fava definisce questa «una banalità» e aggiunge: «Il mio vice sarà un uomo o una donna dell'Alto Mantovano, trascurato da anni dalla Provincia». Lancia anche il nome di un probabile assessore: il sindaco di Moglia Bavutti del Pdl, per dire che «in giunta rappresenterò tutti i territori con bravi amministratori». E con le pressioni dei partiti come la mettiamo? «Io ho avuto le mani libere - risponde il candidato del centrodestra - sceglierò io su una rosa di nomi che mi indicheranno i partiti». Il rappresentante del centrosinistra mette davanti la sua «candidatura civica» nata da un incontro con le comunità e rilancia: «Con la coalizione ho condiviso di tenere grande flessibilità. Vorrei avere in giunta rappresentanti di più settori, persone che provengano dal mondo del terzo settore, e amministratori locali di diversi punti della provincia: Alto e Basso Mantovano, città, Viadanese, Oltrepò. Tutti i territori andranno rappresentati».

Fava ritiene che la «partita, al ballottaggio», sia «pari»; è fiducioso di recuperare voti soprattutto da chi non è andato a votare perché «pensava che vincesse la sinistra, oppure perché non aveva ricevuto il tagliando adesivo sulla tessera o aveva esaurito il posto per i timbri. Ci sarà un elettorato nuovo». Pastacci è prudente: «Il risultato che abbiamo ottenuto è importante. Vedendo il dato delle regionali e delle comunali di Mantova del 2010 c'era grande preoccupazione. Essere arrivati al ballottaggio, e in vantaggio, è un grande risultato». Arriva la frecciata di Fava: «Fontanili, nel 2006, aveva vinto al primo turno» osserva.
24 maggio 2011

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