mercoledì 25 maggio 2011

Al ballottaggio divisi su Centro e Sicurezza

Articolo tratto dalla Gazzetta di Mantova del 24 maggio 2011

VIADANA. Divisi su quasi tutto. Parcheggi, viabilità, centro storico, sicurezza. Uniti nell'intenzione di non aumentare la pressione fiscale e fornire invece occasioni di sviluppo alle imprese locali. Cesare Barzoni, centrodestra, e Giorgio Penazzi, centrosinistra, i due candidati che si sfideranno al ballottaggio di domenica e lunedì, ieri si sono confrontati in Gazzetta. Fair play come scelta di stile, ma non senza stoccate e affondi fra due personaggi accomunati dall'essere affermati professionisti, non iscritti a partiti e consci dell'importanza della partita in gioco.


Primo turno archiviato. Qualche rimpianto? Barzoni: «La frammentazione ci ha penalizzato. A conti fatti ci manca il 6, 8% dei voti andati dispersi tra liste civiche e Udc». Penazzi: «Avevo scommesso su questo risultato. Anche dopo il nostro apparentamento con l'Udc di lavoro da fare ne resta parecchio».

Come pensate di conquistare gli indecisi? Penazzi: «Stiamo continuando il porta a porta. Il contatto diretto è importante. Le liste della Pizzamiglio ci hanno sottoposto un 'decalogo'. Ci sono molti punti di contatto». Barzoni: «Noi siamo convinti che l'apparentamento Udc-Penazzi non sia condiviso dall'elettorato. È stata un'intesa già preordinata con l'Udc sceso in campo al primo turno solo per contarsi, ma già sicuro di andare con il centrosinistra. La prova? Il leader Udc Anzola sabato ci ha sottoposto una serie di richieste. A tutte abbiamo risposto positivamente, ma non ci ha più ricontattato. Era già tutto deciso».

Davvero l'Udc aveva già l'accordo nel cassetto? Barzoni: «Guardi. L'Udc mi ha detto in privato: se Penazzi governa male, ci darete una mano a farlo cadere. Ma io non faccio il cane da guardia di un inciucio. A me poi non hanno fatto richieste di "sottogoverno"». Penazzi: «Inciucio o ammucchiata sono offensivi per gli elettori. La nostra è una coalizione che prosegue il disegno politico dell'ultimo decennio di unione delle forze progressiste e moderate. Oggi per risolvere i problemi di un grande Comune serve un'alleanza forte. Anche a questo riguardo smentisco le indiscrezioni sulla formazione della giunta. Sui nomi si farà un lavoro condiviso».

Visti i risultati condizionati dall'andamento nazionale dei partiti, meglio correre con liste civiche? Penazzi: «La gente è delusa dalla politica nazionale. Per questo localmente fioriscono liste civiche. Ma, ripeto, per me sono meglio le coalizioni». Barzoni: «Le civiche vanno bene dove ci sono particolarismi. Ma spesso si trasformano in personalismi. Io non aveva una mia civica, a differenza di Penazzi, perché con noi doveva correre anche la Civitas, che poi ha fatto un'altra scelta. E in ogni caso la mia discesa in campo significava un ritorno alla chiarezza politica».

Fatto l'esame politico, passiamo ai programmi amministrativi. A cosa non rinuncerebbe? Barzoni: «Ad un nuovo modo di amministrare la cosa pubblica. All'impegno personale, all'attenzione nel risolvere i problemi». Penazzi: «Alla riorganizzazione della macchina amministrativa e a nuove regole, anche di convivenza».

Dove pensate di recuperare le risorse che mancheranno? Penazzi: «Il Comune vive d'imposte come Ici ed Irpef mentre sui trasferimenti statali è in atto un drastico taglio. Sul federalismo fiscale, non si possono aggiungere nuove tasse, se non si riducono complessivamente i prelievi. Il più forte recupero, però sono i tagli alle spese». Barzoni: «Metodo ed idee sono le prime risorse. Per esempio sulle scuole si può pensare al Villaggio dei Ragazzi o l'ex collegio Benozzi. O ad una tassa di scopo. Sui risparmi, da decenni le giunte in carica parlano di riorganizzazione, senza fare nulla. Invece mi chiedo perché appaltare esternamente per tre anni la gestione delle contravvenzioni, con un aumento di spesa ingiustificato».

Veniamo alle questioni del centro. Metterete mano alla viabilità? Barzoni: «La viabilità va ripensata. Per esempio invertendo il senso di marcia in via Garibaldi, riaprendo via Verdi in ingresso dall'arco con svolta a destra e a sinistra e piazza Manzoni chiusa. Non c'è bisogno di nuovi parcheggi, men che meno quello del Muvi, ma di più turnazione nella sosta». Penazzi: «Il restyling che abbiamo varato ha valorizzato il centro. Sulla viabilità bisogna trovare una soluzione

24 maggio 2011

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