domenica 29 maggio 2011

Bossi scalda la folla: vinceremo

Articolo tratto dalla Gazzetta di Mantova del 27 maggio 2011.

Bossi Fava e Barzoni
, molti parlamentari tra cui la Aderenti, Gibelli e Alessandri, oltre al presidente del consiglio regionale Boni e al consigliere regionale Bottari, speaker della serata. E' quest'ultimo, infatti, che presenta gli ospiti e, come fosse una formazione di calcio, il pubblico (molti i giovani) sottolinea ogni nome con un boato.

Fava, Barzoni, Calderoli, Bottari e Bossi
E lui, Bossi, sa come infondere entusiasmo al suo popolo, toccando nel comizio i temi più cari al leghismo. Prima di tutto il federalismo fiscale «che ci farà risparmiare soldi e impedirà a Roma ladrona di rubare al nord che lavora»; poi l'antieuropeismo: «Berlusconi vorrebbe abbassare le tasse ma l'Europa non vuole; vuole che lo si faccia solo dopo aver raggiunto il pareggio di bilancio, cioè tra anni e anni». E poi gli allevatori: «Voi non siete ladri e sono disposto ad aiutarvi». L'immigrazione clandestina: «Va fermata, tanti ne arrivano e tanti ne rimanderemo a casa». Poi i ministeri al nord: «Non siamo mica pirla visto che i decentramento dei ministeri l'hanno già fatto Francia e Inghilterra. Ci siamo fermati per non creare pasticci in campagna elettorale, ma li porteremo a casa» E il ministro Calderoli rilancia: «A Mantova porteremo quello dell'agricoltura». Il tutto condito con tanti «grazie Viadana» e «fratelli viadanesi», ricordando che «Mantova è sempre nei nostri cuori: Mantua me genuit, potrebbe essere la storia della Padania».
Dopo il comizio, tutti a cena al teatrino.
Un Bossi anche che si lascia andare a battute con il candidato Barzoni («Tu vinci, e poi fai una festa e io vengo, ma sappi che ti controllo: case ai viadanesi») e con Fava («Ti ho visto in televisione, l'altro giorno in parlamento, mi sei piaciuto»). E prevede: «Qui la sinistra non vince». Fava si prende l'ovazione della piazza quando ricorda che «in questa campagna elettorale gli avversari mi hanno attaccato e basta»; «Sei fortunato, sono invidiosi» lo rincuora Bossi tra gli applausi.    Fava e Barzoni Attacco ai tromboni e ai traditori Sul palco, tra Bossi e gli altri big leghisti, Fava e Barzoni si ritagliano un posto di rilievo. Il candidato sindaco attacca il rivale dell'Udc Anzola, che si è apparentato con il centrosinistra: «Ha tradito la fiducia degli elettori e si prepara a fare i suoi affari». Barzoni era atteso dal suo rivale Penazzi ad un dibattito pubblico all'auditorium dell'Itc. L'appuntamento era già stato spostato per consentirgli di partecipare al comizio di Bossi. Penazzi, però, dopo 16 minuti di attesa, visto che il rivale non arrivava, se n'è andato: «Si vede che preferisce Bossi ai suoi concittadini». Anche Fava ha attaccato i suoi rivali, «i vecchi tromboni Fontanili, Zaniboni e Tabacci che non fermeranno il rinnovamento». «Ah, Tabacci - fa eco Bossi -. Ce l'ha con la Lega perchè lo mandammo a casa dalla Regione».

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