sabato 21 maggio 2011

Castel Goffredo: bufera sulla centrale

Gianni Fava
Gazzetta di Mantova, 20 maggio 1011, "Il comune: fermate la centrale"

Fava: «È l'ennesimo tentativo della Provincia di Mantova di imporre le proprie decisione ai comuni senza alcun rispetto per l'autorità degli enti locali»

CASTEL GOFFREDO. Colpo di scena nella vicenda della centrale elettrica alle porte del paese. Il Comune chiederà di annullare l'autorizzazione rilasciata a fine febbraio dalla Provincia alla Vignoni Energy srl. «Avevamo sollevato delle criticità - spiega il sindaco Mauro Falchetti -. Ma non siamo stati più riconvocati e ci siamo trovati l'ok già fatto con un progetto cambiato».

La centrale dovrebbe sorgere nel centro della frazione di Selvole, a 2 km dal capoluogo, all'interno dell'ex stabilimento di calzetteria Vmc Vignoni oggi di proprietà della Gi.Fa di Casaloldo. Bruciando 14mila tonnellate annue di legna e sansa, potrebbe produrre 1 Mw d'energia elettrica, senza recupero di calore. Nella prima conferenza di servizi, nel maggio 2010 il comune ha espresso dubbi sulle emissioni, demandando la valutazione all'Arpa. Valutazione, che dopo il sì comunale il 29 settembre 2010, non sarebbe mai giunta in Comune. «Ci siamo trovati l'autorizzazione già confezionata a marzo - spiega il sindaco - con un camino portato da 13 a 20 metri d'altezza. Per questo abbiamo dato mandato ad un legale di esaminare la documentazione ed oggi abbiamo chiesto l'annullamento dell'autorizzazione con la riconvocazione di tutti gli enti coinvolti. Se questo non accadrà, siamo pronti a ricorrere al Tar». Il caso della centrale era stato sollevato dal comitato di frazione, che ieri sera ha proposto un'affollata assemblea informativa. Un forte rilancio è venuto dal consigliere Roberto Lamagni che ha presentato una mozione urgente. Ieri sul caso è intervenuto anche l'onorevole della Lega Gianni Fava, candidato al ballottaggio alle provinciali. «È l'ennesimo tentativo della Provincia di Mantova di imporre le proprie decisione ai comuni senza alcun rispetto per l'autorità degli enti locali. Il fatto che la Provincia abbia autorizzato l'impresa proponente alla realizzazione di un termo combustore, modificando sostanzialmente i contenuti del progetto presentato senza che il comune di Castel Goffredo abbia avuto la possibilità di pronunciarsi sullo stesso, è cosa grave. L'impianto, quantunque ecocompatibile, rappresenta un macroscopico errore dal punto di vista della pianificazione territoriale e degli impatti negativi che produrrebbe al sistema industriale mantovano».

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