lunedì 23 maggio 2011

Anzola getta la maschera

Questo manifesto la dice lunga!
"Se non ci siamo anche noi, quelli ti combinano la repubblica. Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi. Mi sono spiegato?"
Il Gattopardo, Giuseppe Tomasi di Lampedusa

Questa considerazione, che ne Il Gattopardo, Tomasi di Lampedusa fa dire ad un giovane aristocratico siciliano subito dopo la caduta del regno borbonico era in realtà una arguta e riuscitissima analisi circa il ruolo della DC siciliana dei primi anni del secondo dopo guerra.

E la campagna elettorale che Dario Anzola (UDC) ha messo in campo in questa tornata elettorale segue perfettamente questo schema: si propone come l'uomo del cambiamento, il giovane pulito e pieno di idee che vuole cambiare tutto.
Poi approfitta del suo bottino elettorale (%11 a se, contro il 6% al suo partito) per andare a portare il suo sostegno proprio a quegli amministratori contro i quali era rivolta la sua campagna elettorale.

Quì non si parla di voto ideologico, di sinistra, di destra, di leghisti, di cattolici, di ambientalisti, ora si decide chi deve amministrare il paese. Bisogna decidere si vuole che la situazione resti così com'è, con una politica asservita a logiche da mercato delle vacche, esattamente come si è puntualmente verificato sotto i dieci anni di reggenza Pavesi/Penazzi, oppure se si vuole veramente cambiare.

Noi vogliamo tornare ad avere un'amministrazione che lavora per e con i cittadini, che è sorda ai giochetti di palazzo ma che ci sente benissimo nell'ascoltare i bisogni di tutti indistintamente.

Domenica 29 maggio e lunedì 30 si torna a votare, votiamo il cambiamento. Cambiamo Viadana, ma cambiamola veramente e facciamolo tutti assieme!

Votiamo Barzoni!

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